“È il lavoro più bello del mondo”: FRISH, street food di pesce all’italiana

Le potenzialità di un’attività di ristorazione su strada sono tantissime. Veicoli allestiti che diventano un mezzo di comunicazione, un’opportunità per partire con un investimento contenuto, o un modo originale per allargare la propria attività già avviata. Non solo, però.

 Con un po’ di creatività si possono aprire tante porte, e lo sanno bene i ragazzi di FRISH. Il loro Piaggio Porter targato StreetFoody è nato per essere l’apripista di un business articolato in eventi, catering e anche locali fisici. In pratica, il percorso inverso a quello classico di aprire un ristorante e poi portarlo on the road:

 «Il nostro Porter è stato pensato come una “business card” per promuovere e portare in giro per tutta l’Italia un locale che abbiamo in programma di aprire in futuro» ci ha raccontato Alessio, uno dei tre proprietari e ideatori di FRISH. «Dopo un anno di attività on the road, siamo pronti anche per un locale.»

 Un percorso originale quello intrapreso dai tre ragazzi, da anni nel settore della comunicazione in ambito enogastronomico.

«Uno dei soci è esperto nel campo dell’ittica» spiega Alessio. «Quindi abbiamo pensato a un’attività che fosse specializzata in pesce, ma con una qualità altissima e garantita.»

Le ricette e le lavorazioni sono frutto di uno studio durato 8 mesi, per capire come mantenere inalterate le qualità e la freschezza dei loro prodotti, a Roma (dove c’è la base di FRISH) come a Milano, Verona, Bergamo e oltre! Senza sprechi, senza scorciatoie e tenendo bene a mente una cosa:

«Quello che vince nello street è la velocità, soprattutto nelle grandi manifestazioni» ci ha detto Alessio. «La nostra frittura è di soli 3 minuti e mezzo ed è un punto cardine del nostro successo, insieme alla qualità delle materie prime e alle nostre ricette originali, come la pastella ideata da noi. I nostri prodotti, così, sono unici. E il pubblico lo riconosce.»

Un altro aspetto fondamentale del successo on the road, infatti, è quello di essere riconoscibili, con uno studio accurato dell’allestimento e dell’immagina del food truck e di tutta l’attività. I ragazzi di FRISH, già esperti in comunicazione, partivano avvantaggiati, ma la strada ha le sue regole:

«Ci siamo fidati di StreetFoody, rispetto alle altre aziende a cui ci siamo rivolti, perché sono esperti» spiega Alessio. «Il loro supporto a livello grafico, per adattare il nostro marchio al food truck, ha dato davvero una marcia in più alla nostra comunicazione sul panorama dello street e degli eventi.»

Quella di FRISH, infatti, è un’attività che non si ferma al servizio quotidiano di pranzi e cene, ma si allarga a eventi e catering per feste private o aziendali, e alla partecipazione a grandi manifestazioni (selezionate accuratamente!) come gli Open d’Italia del Golf, per i quali sono stati selezionati dal pluri stellato Chef Enrico Cerea, la Fiera Cavalli di Verona o il Fuori Eataly: in occasione del Salone del Mobile 2017, FRISH è a Milano fino al 9 aprile, a servire i loro panini e fritti di pesce unici.

 «Il nostro progetto è partito così perché pensiamo che sia questo il lavoro più bello del mondo» conclude Alessio. «Lavorare in mezzo alle persone, spostarsi per tutta Italia e allestire il food truck come se fosse un piccolo teatro, ogni volta diverso: è il bello del mondo dello street food. E con FRISH vogliamo aiutare a diffondere il concetto del cibo di strada… ma quello buono!»

Progetto finanziato nel quadro del POR FESR Toscana 2014/2020 finalizzato a:
1. promozione e commercializzazione di mezzi street food Made in ltaly all'estero
2. migliorare l’efficienza aziendale digitale, organizzativa e promozionale dell’azienda
3. digitalizzare i processi produttivi snellendoli, condividendoli, modificando la percezione del brand sulla rete e sui social implementando anche gli strumenti in termini di big data analisi

POR CreO