Dario Cecchini, macellaio chiantigiano da otto generazioni, è riconosciuto a livello mondiale come una vera e propria autorità nel settore della cucina e della carne di qualità. Toscano verace, è proprietario della famosa Antica Macelleria Cecchini, una bottega storica che conta oltre 250 anni di storia. Panzano in Chianti (FI) è anche la sede dei suoi famosi ristoranti, che prevedono una serie di format e menù innovativi tutti da gustare.

Dario e il suo braccio destro, Riccardo Ricci, hanno deciso di intraprendere una nuova avventura a bordo di un Food Truck dai sapori decisi e internazionali: la filosofia di MotoTaco è quella di proporre le più importanti ricette provenienti dal Messico usando ingredienti tradizionali delle terre toscane.

Il team di StreetFoody è andato a trovarli direttamente a Panzano per farsi raccontare la storia del loro nuovo progetto:

Ciao Dario, partiamo dalle origini. Come nasce il tuo business e di cosa si occupa? Quali sono i valori che vuoi trasmettere attraverso il tuo lavoro?
Dario: faccio il macellaio da quasi 40 anni, un mestiere tramandato da generazioni e portato avanti con grande passione, nel profondo rispetto per l’animale e attenzione dei confronti della qualità. Ho imparato dalla mia famiglia la grande responsabilità che accompagna il ruolo del macellaio, che ha il compito di nutrire la comunità.

Ciao Riccardo, come sei entrato in contatto con la realtà Cecchini? Da quanto tempo collabori con Dario?
Riccardo: tramite un conoscente sono venuto a sapere che Dario cercava un collaboratore. Fortunatamente siamo andati subito d’accordo, e lavoriamo insieme da 20 anni. L’Antica Macelleria mi ha insegnato l’importanza delle pubbliche relazioni, di comunicare con persone che provengono da tutto il mondo e di viaggiare per scoprire culture e cucine diverse.

Da dove nasce l’idea di dotarsi di un Food Truck?
Dario: il Truck è la mia forma contemporanea di ringraziare la carne che nutre la nostra vita. Le nostre nonne cucinavano i bolliti e gli umidi, avevano a disposizione molto tempo per farlo. Questo tempo si è ridotto notevolmente, e il Food Truck è in grado di coniugare quello che viene chiamato fast food con la qualità: cibo veloce che sia anche buono. Il truck – il camioncino, come si dice in italiano – permette di avere, secondo la nostra etica e la nostra filosofia, buon cibo a buon prezzo. Inoltre, offre l’opportunità di creare format divertenti, perché il cibo deve diventare mezzo di condivisione e di gioia. Nutrirsi bene significa essere più felici e vivere meglio!

Riccardo: il Food Truck offre la comodità di lavorare come se fossi a casa mia, ma in mezzo ad un campo, ad una festa o ad una piazza. A bordo, abbiamo a disposizione tutte le attrezzature di una vera macelleria! Oltre alla volontà di comunicare la sostenibilità del nostro progetto e della nostra filosofia, ci ha permesso anche di lavorare in comodità e offrire un ottimo servizio ai nostri clienti.

Come è stato integrato all’interno del business tradizionale?
Dario: il catering comincia ad avere dei costi molto alti e necessita di strutture complesse e ingombranti. Inoltre, la figura del cameriere in giacca e cravatta, le tavole con le posate ordinate e le tovaglie perfette stanno facendo spazio a strumenti più accessibili e divertenti. Il Food Truck va ad integrarsi ad un progetto molto più ampio, che prevede anche la macelleria e i ristoranti. Noi possediamo la formazione e l’esperienza, e garantiamo qualità, divertimento e risparmio attraverso il nostro Food Truck.

Da dove nasce la passione per la cucina messicana? Come avete fatto combaciare il Messico con la tradizione fiorentina?
Riccardo: la mia passione per i viaggi nasce proprio con Dario. Ogni anno organizziamo dei viaggi per portare la toscanità nel mondo. Le nostre esperienze mi hanno dato modo di entrare in contatto con altre culture e tipologie di lavorazione della carne, in particolare quella del Messico. Nella cucina messicana vengono usati molti tagli poveri, come la guancia, la trippa, o la lingua, come facciamo qui a Firenze! Tutti questi tagli sono meno conosciuti in Italia, mentre in Messico sono molto valorizzati. Abbiamo deciso dunque di coniugare le due cose: ad esempio, il lampredotto su una tortilla messicana, con un po’ di lime, un po’ di coriandolo e un po’ di cipolla fresca!

Avete già utilizzato il vostro Food Truck per partecipare ad eventi e iniziative? Cosa vi ha permesso di fare e quali nuove opportunità vi ha aperto?
Riccardo: avendo tutto a bordo, ho potuto fare degli eventi all’interno di aziende agricole, feste private, o posizionarmi in tratti di passaggio per cogliere le persone in viaggio. Le opportunità sono tantissime, e spero si moltiplichino. È sempre una grande gioia per le persone perché sono molto curiose di quello che faccio e colpite dalla qualità delle cose che cucino, e questo mi gratifica molto. È il vero motivo che muove il mio operato.

Il Food Truck mi ha permesso di raccontare quello che faccio, le mie esperienze, i miei viaggi. Il Moto macellaio è un personaggio che ho creato io, mi identifico in lui e le persone possono capire veramente quello che faccio e la passione che ci metto nelle cose.

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